tag:blogger.com,1999:blog-3764396166935811493.post6397496857554763687..comments2022-03-26T17:34:05.506+01:00Comments on con gli occhi dei sandali blu: Quando l'amore è birra che diventa vino (Cristobal - Devendra Banhart)soniahttp://www.blogger.com/profile/01667402318714928129noreply@blogger.comBlogger4125tag:blogger.com,1999:blog-3764396166935811493.post-87946847323166776002011-11-29T00:38:24.198+01:002011-11-29T00:38:24.198+01:00Caro pagliaccio, sono senza parole e commossa. Com...Caro pagliaccio, sono senza parole e commossa. Commossa dalla magia e dalla poesia del tuo scrivere. Questo e' un grandissimo e bellissimo regalo. Spero di trovarti di nuovo qui, su questo spazio e spero tu abbia voglia di arricchirlo con le tue parole. Grazie, sapendo che grazie e' poco.soniahttps://www.blogger.com/profile/01667402318714928129noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3764396166935811493.post-21035215033979667152011-11-29T00:17:45.053+01:002011-11-29T00:17:45.053+01:00Non avevo mai scritto su un blog. Mai, prima di i...Non avevo mai scritto su un blog. Mai, prima di imbattermi nel racconto di una splendida donna dagli occhi verdi, tendenti al grigio. E così mi sono ricordato di un amico comune che una volta mi parlò della stessa storia, delle stesse emozioni. Di quella volta che Lui lo aspettò, con timore e trepidazione, in una stanza piccola, accesa da mille fuochi, scaldata da due soli corpi. Stappò la sua bottiglia di vino bianco, ne bevve poco, solo per ricordarsi chi era, e poi Le chiese, con educazione, di togliersi le scarpe. Lei entrò e lasciò cadere dalle sue braccia e dalle sue gambe ad uno ad uno i vestiti pesanti che l'avevano protetta dal freddo invernale. Non ne aveva più bisogno perché ora era nella sua stanza, al caldo, protetta da due braccia prese in affitto per scacciare dalla testa i demoni notturni. Così si spogliò, lentamente, con pudore e con malizia, con solennità e con ardore, lasciando intravedere sulla pelle brandelli di vita, schegge del passato che Lui le aveva regalato come un dono prezioso, come un tesoro da custodire. La sua pelle, così liscia, così bianca, sembrava assorbiere tutto il dolore di quelle parole, tutto il peso che si portavano dientro, come una zavorra difficile da abbandonare. Lui non fece in tempo ad arrivare alla rima del braccio sinistro che era già attaccato alla profondità morbida del suo pube, al suo ventre liscio come un petalo di papavero appena colto. La notte passò veloce e li sorprese quasi all'alba in un ennesimo, appassionato, carnale abbraccio, nel piacere doloroso di due corpi che si intrecciano. Il corpo di Lei, nudo e spoglio, che si scioglieva lentamente per poi fondersi nella sua carne, nella sua saliva. Pochi istanti dopo ed era già mattino, era già luce, era già vita. Tornarono alle loro esistenze distanti, alle loro abitudini variegate, alle loro attitudini forzate. Poi una notte Lui lesse un racconto ed ascoltò una canzone che tanto tempo prima lo aveva commosso senza spiegazioni, una preghiera laica che raccontava con amore tutto il dolore racchiuso nelle pieghe del mondo. O almeno così gli era parso. Ma quella volta no. Quella volta, dopo aver letto il racconto, alzò il volume del suo stereo, bevve dalla bottiglia l'ultimo fondo di una bottiglia terminata troppo presto, accese l'ennesima sigaretta e si scoprì sorridente nel centro di una stanza ormai fredda.un pagliaccionoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3764396166935811493.post-84044921098606242242011-11-26T20:06:03.895+01:002011-11-26T20:06:03.895+01:00Grazie Simona, troppo buona :)Grazie Simona, troppo buona :)soniahttps://www.blogger.com/profile/01667402318714928129noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3764396166935811493.post-80001981339367596602011-11-26T18:43:13.726+01:002011-11-26T18:43:13.726+01:00questo racconto è poesia, ma anche una piccola sce...questo racconto è poesia, ma anche una piccola sceneggiatura, potrebbe essere un film, francese, o muto, o in bianco e nero. piccolo e preziososimonahttp://www.simonapacini.comnoreply@blogger.com