domenica 2 giugno 2013

*** Roberto. A tempo di musica, sempre.

Ci sono persone come canzoni che, senza neppure saperlo, fanno parte della tua vita.
Roberto, tu per molti di noi sei stato e resterai come una canzone. Parte della nostra vita.
Una canzone allegra e piena di sole.
Una canzone fatta di tante canzoni, quelle che amavi, che suonavi, che cantavi e facevi cantare.
Una canzone perché la musica era una passione con cui riuscivi a contagiare tutti. Già da subito, già da prima.

E la memoria va a un tempo lontano che però sembra appena ieri, agli anni in cui le prove erano una buona scusa per uscire di casa e noi, piccole azzurre del coro “Intonati & Stonati”, subivamo il tuo fascino.
Già allora avevi un gran carisma. Ti ricordo armato di chitarra e non solo: sei stato tra i primi a esibirti col kazoo sulla scia del successo che nel 1980 accompagnò Edoardo Bennato e la sua “Sono solo canzonette”.

Mi innamorai di Otis Redding quando una sera suonavi nella tua Aquila e ti sentii fischiettare “Sittin’on the dock of the bay”. Fu allora che mi prestasti una musicassetta (all'epoca i cd non c'erano ancora) con brani soul e io scoprii che, oltre alla musica che passava alla radio, c’era tutto un altro mondo.

Da Ondeon alle Operette, fino ai più recenti impegni con gli Ottanta Febbre, eri ovunque musica. E tu, da bravo “menestrello”, le sapevi tutte.

Arrabbiato non ti ho visto quasi mai giusto qualche volta magari per il Palio, per il resto erano sorrisi e chitarra. Chitarra e sorrisi.
E i tuoi sorrisi si muovevano armoniosi come si muovono le note su uno spartito e diventavano gioia. Una gioia senza tempo che ti usciva naturalmente dagli occhi. 
Quei tuoi occhi curiosi e accesi di bambino rimasti sempre così, anche adesso che la malattia ti aveva consumato la carne e scavato ancora di più il volto.

Innamorato perso di quella piccola donna a cui hai dato la vita, nonostante il male che ti consumava non ti ci vedevo proprio a cedere.

“Anche se piove aspetto il sole” mi hai detto appoggiato al murellino di casa mia pochissimi giorni fa. E non sembrava una bugia, anzi.

Non ce l’hai fatta. 
E infatti piove un’acqua che fa male.
Maledizione. 

Oggi in questa città silenziosa, ho ascoltato solo musica.
Ora potrei scegliere tra le tante canzoni che mi hai fatto conoscere tu o che abbiamo cantato insieme. Ma me ne ho in mente una che per mille motivi, a mio parere, ti sta bene addosso.

Buon viaggio Roby.  A tempo di musica, sempre.

Sing us a song you're the piano man
Sing us a song tonight
Well we're all in the mood for a melody
And you've got us feeling alright