giovedì 3 luglio 2014

Arianna, 2 luglio 2014

La mia corsa, dopo la corsa.
Quella facile e veloce tra vicoli e volti che conosco da una vita per venire da te. 
Quella difficile e tutta in salita per superare “a caldo” la delusione per quel mio sogno – per ora – in sospeso. 

E poi tra tanta gente che non capiva perché fossi lì, finalmente il tuo urlo più vero, di pancia, pieno di lacrime di gioia.
Un urlo che ricorderò per sempre perché, in qualche modo, mi restituisce il tuo primo vagito, quello che non potei sentire perché per farti nascere mi addormentarono.
Mi sei corsa incontro gridando “Mamma, non ci credo”, ed è stato come sentirti venire di nuovo al mondo.

Prima ho visto i tuoi occhi blu, enormi, spalancati come a voler guardare ogni cosa che stava accadendo per realizzare che sì, è tutto vero.
Poi ti ho sentita tra le mie braccia. Bellissima e piccina, piccina.
Tremavi, piangevi, delicata come un foglio di carta velina e ti ho scoperto di nuovo piccolissima anche se ormai sei alta come me. 

Conosco quel tremore e quelle lacrime.
Amore mio, la gioia quando è tanto grande e inattesa può essere devastante.
E credimi, ogni cuore, anche il più anziano, si trova inesperto e impreparato davanti a tanta potente felicità.
Ma quello che ancora non ti pare possibile, diverrà forse uno dei ricordi più belli della tua esistenza. Una cosa da raccontare mille e mille volte e ogni volta ritrovarsi addosso un brivido di pura emozione.

Si chiama Palio questa roba qui, ed è un gioco che diventa vita vera.
Si piange di gioia e di delusione. Si cade e ci si rialza, ci si abbraccia per felicità o per disperazione o per tutte e due. Sempre siamo lì per la bellezza.

Chi ci guarda da fuori in genere non riesce a capire. E talvolta non ci riesce neppure chi ci conosce da vicino.
E’ una magia la nostra, piena di sentimenti contrastanti e veri che si rinnovano attraversando il filo fugace e implacabile delle stagioni.

“Mamma, non ci credo. Non ci sto capendo niente, ma non voglio perdermi neppure un attimo” 
Ci crederai, avrai tutto chiaro e sarà tutto vero.
Intanto amore mio, hai ragione, non perderti neppure un attimo.

Io non mi sono perduta la tua gioia immensa, il tuo stupore e la tua meraviglia, la tua bellezza. 
Non ho dubbi che l’aver corso per venirti ad abbracciare, è stata la cosa più saggia che potevo fare. 
Ora guardo la tua bandiera che sventola alla finestra di casa nostra e penso che in attesa che il mio sogno diventi realtà, adesso è tempo pieno per il tuo. 
Vivi ogni attimo al meglio e fai in modo che tu possa poi ricordare.
La storia talvolta viene illuminata da lampi luminosi di pura felicità: la tua di oggi è una storia piena di luce e bellissima. Come te.

Mamma


1 commento:

  1. sono sensazioni e emozioni uniche !! siena vive per il palio e il palio è la vita di ogni senese un tutt'uno che come dicevi fa di un gioco che scandisce il percorso di ogni contradaiolo con i suoi ritmi di anno in anno e per sempre.... W ilnostro Dragone!!

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