mercoledì 29 febbraio 2012

Post-it / 14 anno bisesto

Mi accorgo adesso che è il 29 febbraio.
Mi accorgo adesso che un giorno in più non significa più vita.
E' la vita che sappiamo dare ai giorni quel che conta.
E il vero atto eroico, alla fine, è proprio il vivere.

RIFLESSIONI 38 / pagina bianca

E poi viene il giorno in cui vorresti scrivere di tutto e di più ma le parole ti muoiono in bocca.
Te le hanno assassinate.
E sei svuotata di suoni e di senso. E sei stanca di pensieri e passioni. E sei disillusa da fantasmi e finzioni.
Ti fermi e guardi le mani vuote.
Sulle braccia lividi e freddo.
Non è ancora primavera anche se c'è il sole.
Finalmente il sole.
Gli occhi si stringono per la luce, i piedi danzano un funerale, i capelli svolazzano senza vento.
Ascolti il respiro battere.
Tu ci sei, sono state uccise solo le tue parole.
Hai camminato tanto e tanto ancora devi camminare.
Spazzoli via dalle spalle i venditori di sogni, i bugiardi, i disperati e ti fai più leggera.
C'è un nuovo viaggio che comincia proprio domani.
E c'è un insolito compagno di viaggio accanto a te. Un malessere fatto di tristezza e dispiacere.
E c'è un insolito compagno di viaggio accanto a te. Una malinconia piena di speranza.
Sorridi a quegli occhi.
Poi, sorridi a un tempo senza tempo.
Sei disorientata e anche se non sai da dove partire cerchi di esser puntuale: tu sai che nessuno ti aspetterebbe, sei certa che nessuno ti aspetterà.
La valigia è pronta. 
La pagina resta bianca: tu non hai più parole ed è meglio così.

martedì 28 febbraio 2012

LaGiulina: La Magnifica Stronza (cit)

CONSIGLIATA LA LETTURA!!!

LaGiulina: La Magnifica Stronza (cit): Sono una donna libera. Single, moderna, allegra, solare. Sono pure niente male, meglio ora che a 20 anni. Però bigotta. Terribilmente vecch...

***sinonimi e contrari

Talvolta mi convinco che il mio personalissimo vocabolario delle lingua italiana sia nato "guasto". 
Lo guardo, lì tra i libri, lo consulto, sembra tutto a posto e invece poi mi sfugge l'uso comune di certe parole. 
Mi viene descritta con dovizia di dettagli la correttezza e a me sembra si tratti di maleducazione, arroganza, prepotenza.
Mi viene regalato altruismo non richiesto e io ne ricavo algido egoismo.
Mi si parla di sincerità ad ogni costo e io vedo che sotto questa parola si nascondono un mare di bugie.
Forse dovrò anche rivedere la parola stupidità con sinonimi e contrari annessi e connessi... ma che davvero davvero qualcuno dà per scontato che io sia cretina ?

giovedì 9 febbraio 2012

***certe stanze

Mi piacciono certe stanze.
Mi piace quella stanza con le pareti piene di ricordi ancora da appendere, con le tende messe lì a caso. Mi piace quella stanza piena di libri e trofei. Mi piace quella stanza con ciò che è essenziale per preparare una buona cena. Mi piace quella stanza piena di gocce di sudore e pacifico riposo.
E quell'accozzaglia di oggetti apparentemente mescolati senza un filo logico, ovunque risuona di musica: vedi una candela che batte le percussioni, un libro che recita poesie in ottava rima, una vecchia sedia che strimpella la chitarra acustica, un piccolo televisore di quelli che non si usano più che l'accompagna al pianoforte.
Eppure, in quel mondo intimo e privato si respira armonia. 
Tutto suona bene e dunque il filo logico c'è. 
E' quello della gente incontrata, delle persone amate, dei libri sfogliati, delle bottiglie scolate, dei vestiti indossati, delle lenzuola sgualcite, dei taccuini scritti a mano. 
La chiamano vita vissuta questa roba qui. 
Ed è bellissimo sapere che tu sei lì, in quei bicchieri, in quei colori, in quella polvere di tabacco. E tutto ti somiglia e parla la tua lingua.
La chiamano bellezza questa roba qui.

Il Primo Compleanno

Questo spazio virtuale esiste da un anno.
E' iniziato come un gioco e come un gioco continua. Grazie a tutti coloro che mi leggono e mi commentano. Non pensavo interessassero a nessuno i miei pensieri, le mie riflessioni, le mie storie e talvolta i miei sfoghi.
E invece siete tanti.
E fa davvero piacere pensare a questo spazio come a uno spazio vivo e frequentato.
Una sorta di salotto di una mia casa immaginaria, una stanza con luci soffuse, candele, pareti arancioni, divani comodi e comodi cuscini sparsi a terra su un tappeto accogliente.
Uno spazio adatto per le chiacchiere e le confidenze.

Grazie per essere venuti a trovarmi durante questo anno.
La porta - lo sapete - è sempre aperta. Venite quando vi fa piacere e portate un sorriso, una candela, una carezza, uno cioccolatino, una critica, un vostro pensiero, una parola.
Sono i doni che mi piacciono di più.

mercoledì 1 febbraio 2012

***una canzone bianca e soffice

Eu Sei Que Vou Te Amar (Vinícius de Moraes e Tom Jobim)
Una canzone bianca e soffice, come questa notte di neve e come una coperta che non ti fa sentire il freddo e che ti fa sentire bene.
Una canzone speciale per una persona speciale, che sa che la bellezza è fatta di tante cose diverse, e la sa vedere, raccontare. E la sa capire.
Ed è vero che la bellezza è fatta di tante cose diverse. Talvolta anche di una notte di neve e di una canzone.



"Assenza" - Vinicius de Moraes

Io lascerò che muoia in me
il desiderio di amare i tuoi occhi
che sono dolci
perché nulla potrei darti
tranne la pena di vedermi eternamente esausto.

Eppure la tua presenza
è una cosa qualunque come la luce e vita...
... eppure io sento che nel mio gesto esiste il tuo gesto
e nella mia voce la tua voce.


Io ti lascerò
tu andrai,
e accosterai il tuo viso a un altro viso
le tue dita allacceranno altre dita
e tu sboccerai verso l'aurora
ma non saprai che a coglierti sono stato io
perché io sono il grande intimo della notte.

Perché ho accostato il mio viso al viso della notte
e ho sentito il tuo bisbiglio amoroso
e ho portato fino a me la misteriosa essenza del tuo abbandono disordinato.

Io resterò solo
come veliero nei porti silenziosi
ma ti possiederò piu di chiunque
perché potrò partire.

E tutti i lamenti del mare del vento
del cielo degli uccelli delle stelle
saranno la tua voce presente
la tua voce assente
la tua voce rasserenata.