lunedì 15 aprile 2013

***dicono che

Dicono che quando non hai più qualcuno o qualcosa è allora che ne capisci l'importanza.
Dicono che ci sono profumi che ti portano volti o luoghi che hai nel cuore.
Dicono che la felicità sia un attimo che lascia poi spazio alla malinconia.

Dicono anche che tutto passa.
Lo dicono quelli che sanno.

C'è giardino lontano dove sono stata. E dove sono stata felice, molto felice. Anche se ubriacata dalla bellezza di quello che mi stava accadendo, non ho capito allora quanto fossi felice. 
L'ho capito tardi.

È un giardino speciale, pieno di alberi secolari, circondato da un cancello ottocentesco dove arriva, ovattato il rumore di motorini e il vociare del piccolo mercatino di antiquariato che si fa lì vicino la domenica mattina.
Sotto quelle piante dalle radici enormi c'è un'atmosfera rarefatta e sospesa. E il vento porta il profumo del mare che si fonde all'odore umido della terra, delle foglie. 

Lì sono stata felice. E certo per un po' di più di qualche attimo.
Di quel posto mi rimangono il ricordo di un paio di occhi pieni di vita, un po' di immagini, un libro con una dedica scritta a lapis. Forse anche malinconia. O nostalgia.

Dicono che tutto passa.
Io non lo so. Credo, piuttosto, che tutto cambia. Poi, forse qualcosa passa. 

In notti come questa torno lì. 
Mi siedo su una panchina accanto ad una radice enorme di uno di quegli enormi alberi e mi lascio abbracciare. Con il vento che porta il profumo del mare che si fonde all'odore umido della terra, delle foglie. E immaginando di avere la vita di quel paio di occhi puntati dritti dentro i miei, ancora assaporo l'idea di quella felicità. 

E mi sento fortunata, perché anche se quel giardino è lontanissimo, io lo sento attorno

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