lunedì 22 aprile 2013

RIFLESSIONI 51 / anche senza, anche meglio

Ci sono persone che hanno uno strano rapporto con il tempo e con gli eventi.
Credono che i giorni siano tutti diversi ma solo per loro.

Finché amano una persona, un luogo, un progetto le cose si muovono, si evolvono, cambiano ma quando vengono attratti da una nuova passione... ah beh...
Lasciano cuori, oggetti e stanze, convinti che resteranno lì immutabili. 
Poi, quando tornano, aprono la porta senza manco bussare e senza troppi complimenti: cercano la loro poltrona preferita e si accomodano. Ma la poltrona è diversa, e allora si guardano attorno e alla fine si meravigliano di trovare nuove cose, nuovi colori, nuove persone, nuovi abiti e abitudini.

Si meravigliano, si sorprendono, fanno anche finta si esserne felici ma di fatto non si capacitano. 
Eh si, perché per loro è come se la vita fosse una serie di libri da leggere. Ne inizi uno, poi sei attratto da un altro, ne abbandoni la lettura e quando torni a riprenderlo in mano, ripartì da li dove ti eri fermato.

E invece i giorni sono tutti diversi, e non solo per loro. 
Poveretti quando ne prendono atto: fanno quasi pena i loro "ah", sordi e pieni di stupore, come a dire: "ma come? qui la vita è andata avanti anche senza di me?"

Uhhh, mio caro egocentrico interlocutore, sapessi...  anche senza, anche meglio!

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