sabato 3 marzo 2012

Epifanie / 12

Ora so. Ora lo so.
Sarebbe stato tutto perfetto: il luogo, i colori, le persone, i profumi, i suoni, questo tetto, la luna.
Ora so, per l'ennesima volta, che mi fido troppo di troppi perché non imparerò mai a dosare la mia maledetta indole generosa.
Ora so che ho di nuovo e con leggerezza regalato anima (la mia) a chi non sapeva che farsene. E ha ragione il mio amico quando dice di pentirsi del tempo perso dietro ad alcune persone che all'improvviso si rivelano poco "persone" e molto "gente".
Ora so che non ne sarebbe mai valsa la pena. Restano pochi minuti e i lividi di una passione calcolata, simile alla schiuma che scivola via dalla pelle e lascia appena l'odore.
Ora so che le bugie uccidono soprattutto chi le dice, quei disperati che non sanno guardarsi allo specchio per la paura di vedersi proprio come sono. Quei disperati che parlano d'amore, sanno cos'è l'amore e vogliono bene a tutti ma alla fine non ne vogliono a nessuno, manco a loro stessi.
Ora so che l'egoismo bieco e spietato è l'anticamera certa della solitudine più buia. 
Ora so come sono occhi che apprezzano, sorrisi che apprezzano, sospiri che apprezzano.
Ora so che c'è tempo e tempo. E so che adesso è un buon tempo.
Ora so che nessuna notte potrà essere così compiuta e pulita e dolce come questa, una notte con una luna beffarda attaccata a un tetto colorato, una notte piena di vita che respira una nuovissima aria piena di primavera.
E non avrebbe potuto essere più bello di così. Ora lo so.

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