venerdì 23 dicembre 2011

RIFLESSIONI 36 / previgilia

Ho sempre vissuto le festività ricordate con un bel po' di tristezza.
Oggi, 23 dicembre mi trovo a riflettere su pochi dati di fatto che certo non contribuiscono al buonumore.
Persone per cui lavori e a cui dedichi le tue migliori energie ti passano sopra pur di salvare loro operato all'urlo di "ma io ti voglio bene eh....". E lì capisci che, chi ha il culo al caldo, ha sempre ben poco da rischiare. E che l'amicizia finora proclamata è solo millantata.
Persone con cui dovresti condividere anche problemi di lavoro, a una cert'ora spengono il telefono. E te li condividi da sola.
Persone che ami a cui hai dimostrato con i fatti una vera devozione, davanti a un tuo disagio nei loro confronti, meditato ed espresso con amore, spariscono nel nulla.
Persone a cui hai voluto bene e ancora me vuoi, si innamorano e hanno paura a dirtelo perché temono che tu possa tagliarti le vene, quando a te in realtà la cosa fa piacere sebbene tu ne intraveda pericoli molteplici.

Ora, sarà che questo povero natale che incombe mi fa desiderare come non mai che sia già giugno, ma in un giorno solo così tante delusioni emotive mi scombinano l'emotività.
Non è una ripetizione. Vorrei davvero che babbo natale non mi portasse altre sorprese.
Mi serve un centro di gravità non dico permanente, ma almeno stabile per una settimana.
E un abbraccio vero. Magari.

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