mercoledì 29 febbraio 2012

RIFLESSIONI 38 / pagina bianca

E poi viene il giorno in cui vorresti scrivere di tutto e di più ma le parole ti muoiono in bocca.
Te le hanno assassinate.
E sei svuotata di suoni e di senso. E sei stanca di pensieri e passioni. E sei disillusa da fantasmi e finzioni.
Ti fermi e guardi le mani vuote.
Sulle braccia lividi e freddo.
Non è ancora primavera anche se c'è il sole.
Finalmente il sole.
Gli occhi si stringono per la luce, i piedi danzano un funerale, i capelli svolazzano senza vento.
Ascolti il respiro battere.
Tu ci sei, sono state uccise solo le tue parole.
Hai camminato tanto e tanto ancora devi camminare.
Spazzoli via dalle spalle i venditori di sogni, i bugiardi, i disperati e ti fai più leggera.
C'è un nuovo viaggio che comincia proprio domani.
E c'è un insolito compagno di viaggio accanto a te. Un malessere fatto di tristezza e dispiacere.
E c'è un insolito compagno di viaggio accanto a te. Una malinconia piena di speranza.
Sorridi a quegli occhi.
Poi, sorridi a un tempo senza tempo.
Sei disorientata e anche se non sai da dove partire cerchi di esser puntuale: tu sai che nessuno ti aspetterebbe, sei certa che nessuno ti aspetterà.
La valigia è pronta. 
La pagina resta bianca: tu non hai più parole ed è meglio così.

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