domenica 16 ottobre 2011

Epifanie / 9

Perché poi non è mica vero che la parola gioire significa per tutti la stessa cosa...
E non è vero neppure che la parola felicità significa per tutti la stessa cosa.
E non è vero che la parola libertà significa per tutti la stessa cosa.
E così via.
E spesso invece è vero che ti vengono inflitte punizioni solo per far star meglio chi te le infligge. 
Ma è un meccanismo antico. 
La pelle delle donne lo sa.

A questo pensava mentre in testa risuonavano le parole "tu sei importante",  "ti voglio tanto bene", "sei parte della mia vita" così, abbandonate ad un assurdo silenzio in attesa della rivelazione di un nulla sensazionale.

E quel silenzio proprio non lo concepiva. 
Non lo concepiva mai, figuriamoci nei giorni dei vivi. 

La ragazza puntò gli occhi nello specchietto retrovisore della sua auto. 
Forse passò un secolo. E per tutto quel tempo rimase a guardare quei suoi occhi.
Era certa di non conoscerli più.
E c'erano cose in quegli occhi cose, così uniche e speciali che nessuno avrebbe visto più.

Si rassettò. Dalla sua borsa mancavano cose, alcune trascurabili a dire il vero, altre più importanti. 
Poi frugò a lungo e si accorse di una perdita irreparabile: non c'era la fiducia.

Pensava di essere molto stanca.
Capì che aveva appena iniziato a camminare.

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