giovedì 7 aprile 2011

Per l'anima / 2



“Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi l’Amore, sarei come il bronzo che risuona o il cimbalo che tintinna.

E se anche avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza; se anche possedessi una fede così grande da trasportare le montagne ma non avessi l’Amore, io non sarei nulla.

E se anche distribuissi tutti i miei averi ai poveri e offrissi il mio corpo perché fosse bruciato, ma non avessi l’Amore, niente di tutto ciò mi gioverebbe.
L’Amore è paziente, è benigno; l’Amore non arde di gelosia, non si vanagloria, non s’insuperbisce, non si comporta in maniera sconveniente, non persegue il proprio interesse, non s’indigna, non nutre alcun risentimento per il male ricevuto, non si rallegra dell’ingiustizia, ma gioisce della verità. Tutto ammette, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta.
L’Amore non avrà mai fine. Le profezie scompariranno; il dono delle lingue cesserà e la scienza svanirà. La nostra conoscenza è imperfetta e imperfetta la nostra profezia. Ma quando verrà ciò che è perfetto, quello che è imperfetto scomparirà.
Quand’ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino. Ma, divenuto uomo, ciò che era da bambino l’ho abbandonato. Ora vediamo come in uno specchio, in maniera confusa; ma allora vedremo a faccia a faccia. Ora conosco in modo imperfetto, ma allora conoscerò perfettamente, come anch’io sono conosciuto.

All’uomo rimangono solo tre cose: la Fede, la Speranza e l’Amore. Ma la cosa più importante di tutte è l’Amore.”

San Paolo, Prima Lettera ai Corinzi



 


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