domenica 3 aprile 2011

RIFLESSIONI/14 silenziosa fame di vita

Capita di ascoltare più parole in un silenzio, che non in un comizio.
Capita di capirle tutte quelle parole, indipendentemente dalla lingua.
E ti senti lì.
Ti senti vicino al cuore e all'anima di chi combatte per una pace, come quella che cerchi tu.

Ci sono giornate in cui il sole finalmente scalda ma tu hai freddo dentro.
Ci sono giornate in cui dovresti capire ma non ne hai voglia.
Ci sono giornate in cui vedi amici felici e pensi: speriamo per loro sia sempre così!
Ci sono giornate in cui fai i conti con te stesso e vorresti evitare di farlo.
Perchè sai che devono passare un numero non ben definito di altre tante giornate così prima di poter sistemare una libreria che sia tua, un armadio che sia tuo, una vita che sia tua o almeno che provi ad essere finalmente a tua immagine e somiglianza.
Queste sono le giornate in cui immersa nel caos, senti la fatica del vivere.
Poi pensi che ne vale sempre la pena. E ti metti a stirare.
E si va avanti così.

Ma ti viene difficile sognare. Ti scopri paziente solo perchè stanca, infinitamente stanca.
Non riesci manco ad arrabbiarti. E infatti sorridi. Disillusa.
Vorresti innamorarti di tutto, come facevi un tempo, ma senti che adesso le passioni sono molto più flebili. Stanche anche loro.
Condividi piaceri sublimati, più mentali che fisici, piccole evasioni ma avresti bisogno di stare un bel po' coi piedi nella terra, con la carne nella carne.
In questo subbuglio stare con la carne nella carne, come in meditazione, come in una fisicissima preghiera, come in un tempio.
E provi a non rinunciarci, però ti senti ridicola, perdente, destinata al ko tecnico.
E così continui a giocare, pur sapendo che hai già perso. E che ancora per un po' sarai solo così: perdente.

Quello che ogni tanto rimpiango è che adesso non riesco a guardare con occhi innocenti e ancora pronti ad illudersi, ciò che mi circonda.
Sentire ancora la carne, senza anoressia.
Ma come si fa a non avere più fame di vita? Pur silenziosa, ma fame di vita.
Tra una contraddizione e l'altra, sai che starai sempre scomoda. Continuerai a cercare e non sarai mai paga. Tanto vale rimboccarsi le maniche. E stirare.

Già: come si fa a non avere più fame di vita?

"ma io confesso, che quando nessuno mi vedeva io avevo dei desideri..."

2 commenti:

  1. ma perché mi commuovo quando sento la pioggia /
    blu, blu, blu.
    (ho stirato anch'io. spesso.)

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  2. ...la vita va così, e allora?
    :-)

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