giovedì 26 aprile 2012

***oltre me

La poesia passa dai piccoli gesti. Da un lavoro fatto con amore. Da uno sguardo pieno d'intesa. Da parole regalate con il cuore.
La poesia la trovi ovunque quando indossi gli occhi giusti per vederla.
E ti porta più la', in un altrove dove c'è anche bellezza. Non sempre, ma talvolta.

Di fatto, la poesia non so cosa sia, ogni volta mi soffermo a rifletterci su.
Mi capita di pensare che sia nella vita, sia la vita.

Oggi l'ho trovata nella voce di un partigiano che parlava del suo 25 aprile.
Non era solo poesia, era bellezza, meraviglia, coraggio, orgoglio, sgomento, speranza.
Vita. Nonostante tutta quella morte passata sulla sua pelle e segnata nella sua anima. Vita che ancora urlava vita.
E mi son sentita piccola, un niente, davanti a tanta grandezza.
E mi sono vergognata dei miei piccoli quotidiani dolori che non riescono a guardare oltre me e che spesso, troppo spesso, non mi permettono di ricordare che varrebbe la pena di dedicarsi a progetti più grandi da coltivare, difendere, sognare, onorare.
Progetti che prevedono il "noi".
Già il noi, quel noi che poi dal micro al macro fa comunità, umanità, famiglia.

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