Poi viene il giorno in cui pensi sia ormai arrivata la primavera e invece piove.
Ti rendi conto che tante volte le cose non sono come sembrano, e nel bene e nel male.
Pensi sia già il primo maggio e invece ancora devi viverti il 30 aprile.
Pensi la stupidita' umana abbia un limite e invece scopri che un limite non c'è.
Pensi di avere responsabilità limitate e invece questo non e' mai vero quando si tratta delle tue scelte.
E forse non e' mai vero in generale.
Pensi sia difficile continuare a stare qui, ma pensi anche che se ci sei, un qualche originale e casuale motivo dovrà pur esserci.
Pensi sia meglio stare in silenzio perché così ti sembra di esser più calma. O almeno hai minori possibilità di agitarti.
Pensi la vita sia prender quel che viene.
Ma poi, quando le hai pensate tutte, pensi che non ci stai, e per carattere, per indole, ti agiti e provi a cercare i modo di cambiare le cose.
E così, in equilibrio precario tra tutto e nulla, aspetti che anche il cielo decida se deve piovere o deve risplendere il sole.
E intanto un'altra giornata s'è fatta.
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