martedì 29 maggio 2012

***il 50enne e la femmina del capo

C'era una volta, potrebbe iniziare così perché anche questa e' la storia piu' antica e conosciuta del mondo.

C'era una volta un ragazzo che voleva fare il musicista rock, il fotografo, il viaggiatore con lo zaino e la rivoluzione.
Quel ragazzo praticando l'amore libero alla fine si innamoro' e mise "la testa a posto".
Si sposo', fece figli, soldi, carriera.
Una bella carriera, frutto della sua sola fatica, perché molto intelligente.

Poi divento' un pezzo grosso del mondo dei lustrini e inizio' ad esser tentato dalle donne giovani e rampanti.
Diceva che "andavano usate", guai a prenderle sul serio. Sembrava aver il pelo sul cuore...

Poi si stanco' anche di quelle e cerco' avventure con piu' sentimento, che gli dessero qualcosa in più senza pero' innamorarsi mai, "che la famiglia e' la famiglia!"... almeno nel nostro stato borghese e vaticano!

Arrivo' ai 50 anni e (come da manuale) fu avvicinato da una trentenne apparentemente insignificante. Una ragazza che all'inizio non trovo' neppure interessante.
Ma lei seppe come dirgli che aveva un bisogno folle di lui, delle sue carni, della sua testa, della sua anima, della sua vitalita', del suo essere ragazzo.
E lui si incuriosì.

Di fatto, guardandosi allo specchio ogni giorno era sempre piu' stanco della sua vita ormai sempre uguale ed invecchiata con lui, e fu allora che penso' che potesse esser tutto vero.
Facendo risuonare le parole di quella ragazza nella testa si tolse la cravatta, si mise jeans e giacchetta di pelle, torno' a sentirsi un ragazzo e cedette, innamorandosi totalmente.

Manco a dirlo tolse la parola agli amici che, interpellati in materia, con spietata sincerità e totale affetto gli dicevano che lei era una stronza pericolosa e che l'unica cosa di cui sembrava innamorata era il suo potere.
Saccente, antipatica, prezzemolina, bruttina, poco diplomatica, bisognosa di tener tutto sotto controllo e di essere la "femmina del capo", quella che poi gli mette il guinzaglio e lo porta a spasso un po'. Il capo di turno, quello piu' importante. Bello o brutto, vecchio o giovane che importa. Ne aveva già collezionati alcuni. E la carriera era appena cominciata...

Fece di tutto per farlo "suo".
Lui mollo casa e figli e preparo' un nuovo nido per un nuovo radioso futuro, con lei, che descriveva come la perfezione fatta carne, che a cinquant'anni -diceva- la vita ha ancora molto da dare.

Pochi mesi a tutto gas, con lei che gli sorrideva a trecentosessanta denti, e inviava cuori e baci.
Sembravano pure felici, e lui di fatto lo era....

Poi scricchiolii.
Poi piccole crepe.
Segui' una lunghissima e tristissima agonia fatta di speranze alternate a delusioni, in cui meno male c'erano quelle merda di amici stronzi e gelosi e lividi che l'avevano subito giudicata male (lei, povero angelo).

Poi la telefonata definitiva con cui lui annuncio' che no, non aveva funzionato, che la guerra era persa, che lei era una stronza, e che lui era un uomo distrutto, rovinato e che aveva bisogno di una bussola e di abbraccio. Poi avrebbe chiesto scusa ma per ora non ne aveva le forze.

E abbraccio fu.
E poi a 50 anni la vita ha ancora molto da dare...

Morale della favoletta: uomini di una certa età, ci sono alcune signorine (e si riconoscono bene) che sono letali per la vostra salute. Lo hanno scritto in faccia, come le sigarette.
Sappiatelo. E se la vista vi tradisce, aiutatevi almeno a farvi leggere il bugiardino...

4 commenti:

  1. ...si boh, vero senz'altro, ma è vero anche il contrario: sono letali gli uomini di una certa età alla salute di complesse ragazze trentenni.

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    1. Mi viene in mente solo il caso di Clooney. Che poi lei non pare si sia tagliata le vene.
      Pero' accetto volentieri esempi e suggerimenti.
      Grazie, anonimo

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  2. Questo mi sa che sono io (mmmmm) F

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    1. Sai F, la cosa fantastica e' che io scrivo e molti ci si riconoscono. Ti ci riconosci? Allora si, sei tu. Io parlo partendo da esperienze talvolta vere talvolta immaginate, talvolta mie molto piu spesso di altri. Ma va bene così. Se ti piace esser lui, sei lui. Un bacio e ti voglio bene.

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