domenica 6 maggio 2012

Poi viene la notte / 2

Poi viene la notte di Firenze, con la luna piena piu' bella di sempre, che nonostante le nuvole fa luce su luoghi meravigliosi, ma che tu vorresti cancellare per tutto ciò che ti ricordano, per quel che li' ti sei giocata, per quello che hai lasciato o forse buttato via o forse regalato male in quei luoghi.
E te la prendi con chi non ha colpa, poi te la prendi con te.

Ma calma. Ciò che e' stato e' stato e tu comunque hai fatto del tuo meglio, anche quando il tuo meglio era troppo poco, o peggio, inutile.

Adesso hai due occhi diversi, anzi quattro visto che si specchiano in un altro paio di occhi.

La luna così vicina che si potrebbe toccare, si veste di nuvole e si nasconde. E' comunque una luna bellissima e ti consiglia di fare altrettanto. Stare un po' coperta che ancora non e' tempo di svestirsi.

Soprattutto a Firenze. Soprattutto stanotte, che ogni tanto si leva un po' di tramontana.
Ti guardi attorno mentre hai sete e fame.
Ci sono luoghi dove ancora, nonostante l'ora, qualcosa si può vedere di metter sotto i denti.

E mentre bevi l'ultimo caffè che ti portera' fin l'alba, ti fermi, scrivi queste tre righe e pensi che anche qui, di qua e di la' dall'Arno, e' passata un bel po' della tua vita.
Vita bella e vita meno bella, fatta di gioia intensa e di intenso dolore. Fatta di giornate faticose e di giornate normalissime, di incontri fantastici e di persone noiose. Di passione e solitudine. Di parcheggio che non si trova e di strade deserte. Di interni di auto e interni di hotel. Di grande teatro e di piccole bettole. Di gabinetti pubblici e di case chic e privatissime.

Vita fatta di tutto e di niente e comunque necessaria come questo caffè che ti bevi fuori da un locale affollato, appoggiata al muro col sottofondo di un qualunque tunz tunz tunz che vorrebbe sembrare musica.

E ti accorgi che sono chilometri, quelli fatti dalla tua anima, percorsi a piedi nudi.
E che sei fortunata ad avere tanti ricordi. Perché in qualche modo sei stata viva ed hai vissuto.

Un cane, senza collare e senza padrone, si e' fermato davanti a te e ti guarda. Non credi gradisca il tuo caffè. E di fatto non vuole niente. Giusto una carezza se la fa fare volentieri.
Pensi che in qualche modo ti somiglia. In un qualunque sabato notte tanto affollato, di gente, rumori e persone che ti aspettano, siete due essere soli. E come vi capite!
Soprattutto a Firenze, soprattutto stanotte. Soprattutto con quella luna enorme.

Nessun commento:

Posta un commento