mercoledì 6 aprile 2011

RIFLESSIONI 15/ sistemi e stanchezza

Mi succede sempre più spesso di avere a che fare con persone, anche molto sagge, che alla fine mi invitano a riflettere "seriamente" su cosa voglio fare, o comunque, su dove voglio andare.
La domanda in reatà è questa: "scusa, ma tu sai esattamente in quale modo vuoi salvarti?".
Sì, perché il sole primaverile in questi giorni è generoso, ma a te piove dentro e così  "fai acqua" da tutte le parti.

Mi spiegano che l'organismo è diviso in due maxi sistemi: quello meccanico e quello psicologico.
Bisognerebbe trovare un modo di armonizzare e far vivere in equilibrio i due maxi sistemi.
E infatti, mi precisano che il mio caso non è risolvibile tramite l'aggiustamento di piccoli dettagli.
Uh c'è da lavorare sodo, c'è da metter le mani non sulle sottigliezze, ma sulle cose grosse.
Bisogna prendere il toro per le corna...ma io manco lo vedo il toro e sì che dovrebbe esser grosso!

Mi consigliano di scrivere cosa voglio fare (di me, sia chiaro), perché "mia cara, se vai avanti così, di sicuro non se ne cava niente di buono".
E squotono la testa e si lasciano andare a sospironi e ti lanciano sguardi poco rassicuranti.

Nel migliore dei casi ti mettono davanti al fatto che devi scegliere e non ti giudicano, ti lasciano almeno la libertà di andare dove vuoi.
Sì, ma scegliere cosa?
Io non lo so dove andare.  
O meglio, un'idea vaga ce l'avrei pure ma mica è sempre vero che se una cosa la si può immaginare la si può anche fare...

E infatti ti dicono che no, non è da lì che si può cominciare...
E allora stai fermo.
E così passa il tempo, vedi persone allontanarsi, ne vedi altre sparire, ne vedi altre tornare, ne vedi altre arrivare.
Un circo, una giostra, un mercato. E tu lì stanca e vuota.
Inamabile, direbbe un poeta, inamabile per tutti.
Tu lì immobile in quel via vai che fa girare la testa. E non solo.
Perché è da quando hai preso atto di essere al mondo che fai l'altalena tra illusioni e delusioni, aspettative e niente, promesse e bugie, costruzione e distruzione. E speranze modello "sabato del villaggio".
Però oggi è mercoledì. E giù a sognare, ad aspettare che torni la primavera.
Vogliamo dirci che è tutto meraviglioso?
Sì, è tutto meraviglioso! Ma io sono stanca e sono stanca anche di non sentire nessuno che mi entra davvero dentro e, con amore, mi guarda per quello che sono adesso.

Detto questo, vi voglio bene. A tutti.
Anche se venite a cercarmi, anche se siete scomparsi, anche se siete presenti ogni santo giorno, anche se siete da sempre assenti, anche se mi amate, anche se mi odiate, anche se vi faccio paura, anche se vi faccio tenerezza, anche se vi sto simpatica, anche se vi sto antipatica.
Io vi voglio bene, perchè siete la vita che ho ma  per adesso ho una sola consapevolezza: non ve lo so dimostrare. Perdonatemi, almeno, se non riuscite a capirmi.
Sono stanca.

E poi ti chiedi: ma perché se sto fermo e lascio che si muova ciò che mi circonda, senza far nulla, senza cercare nessuno, senza chiedere più niente, senza dire più niente, alla fine mi sento così infinitamente stanco?
E guardate che non ci vuole un medico o un premio nobel per capire che su questa stanchezza infinita, i miei due maxi sistemi, quello meccanico e quello psicologico, sono assolutamente d'accordo, armonici e equilibrati.
Non so dove voglio andare, come mi voglio salvare, cosa devo fare.
Adesso sono solo stanca.
Una stanchezza che ho la triste e talvolta disperata presunzione di non riuscire a comunicare a nessuno.
Ma poi, avete proprio ragione, con tutto quel che c'è da fare, lavorare, arrabbiarsi, amare, mangiare, giocare, dormire...a chi dovrebbe interessare della mia stanchezza?

Almeno qui ci fosse il mare.

2 commenti:

  1. .
    Scusa Sonia... ma che domanda del ..zz. !!! Salvarti da cosa ?
    Mi spiace, ma non ho consigli, nè rimedi, nè alcuna cosa da insegnare.
    La mia piccola felicità si realizza nel condividere.
    Condividere esperienze, attimi, gioie e anche dolori, musica, un pezzo di pane e un bicchiere di vino, un tango ballato e un tango ascoltato, del formaggio, un sospiro ed un respiro.
    E condividere anche il tuo bene; voglimene ancora: scalda il cuore e lenisce la stanchezza.
    Tutto qui.
    Mario da Torino

    RispondiElimina
  2. Sì Mario che ti voglio bene, e questo alla fine salva sempre!!! Ti abbraccio

    RispondiElimina