sabato 25 giugno 2011

Quando l'amore è questione di dettagli (Le onde - Ludovico Einaudi)

Finalmente Lei aveva due ore di vuoto totale. Niente da fare. Niente a cui pensare. Stesa sul letto, dall'ampia finestra dell'hotel guardava la piscina. Ma era una giornata troppo freddina per approfittarne.
Si accorse in quel momento che era sola. Ma sola davvero. Stava bene.
Pensò all'affermazione di un amico che la sera prima le aveva detto: "Tu non hai bisogno di un uomo, ne puoi avere quanti ne vuoi. Hai bisogno di affetto"

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Lei aveva risposto che non voleva uomini. Non più.
E quell'affetto era impossibile. Non l'aveva trovato mai se non in briciole che si era fatta bastare e che mai più avrebbe elemosinato.
L'ultima volta che si era innamorata davvero era stata la prima volta in vita sua che aveva amato davvero.
E faceva ancora molto male.
E Lui le aveva mangiato il cuore pezzo dopo pezzo.
E un cuore adesso non lo aveva più. Per questo aveva trovato pace, una sorta di anestesia.
E il bello era che Lui manco se ne era accorto, manco lo aveva capito e piano piano era calato il silenzio su quel dolore perché era stato difficile dire quello che c'era da dire, e non era stato capito o non si era voluto capire.
Lui aveva saziato parte di una fame simile a quella di Lei.
Al buio, di nascosto, talvolta in modo umiliante.
Poi era passato a cercare altro cuore da mangiare, perché di quello si nutriva.
Ma la fame restava e per motivi diversi.

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Lei no, non avrebbe più amato un uomo.
E poi nessun uomo l'avrebbe mai portata al mare. Era una sorta di "scandalo" per l'anima.  E Lei non voleva più stare al buio.
Si mise il costume e nonostante il freddo, decise di scendere in piscina.
Scivolò nell'acqua fredda e si meravigliò che quel freddo riuscisse a scaldare i suoi amari e silenziosi pensieri.
Si sentì leggera, pulita, pura. Lei non aveva mai detto e non si era mai detta bugie.

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