martedì 20 settembre 2011

Epifanie / 7

Arrabbiarsi non vale la pena.
Lo dico io che -per natura- prima mi arrabbio e ci metto la pancia, poi ci penso e ci metto la testa.
Si, ho scoperto col tempo, che di arrabbiarsi non vale proprio la pena.
E' buttar via energie buone per altro.
Ci sono situazioni in cui cercare di far valere le proprie posizioni è inutile. Tempo e fatica buttata via. Ci sono situazioni in cui spiegare è a dir poco impossibile. Ci sono poi persone con cui non ti "incontrerai" mai.
Inutile accanirsi. Meglio soprassedere.
Poi ci sono le arrabbiature che uno si prende con coloro a cui vuole bene.
Li vorresti esser ascoltato e capito "d'ufficio" ma non è quasi mai così: anche l'altro pretende la stessa disponibilità e dopo le prime due parole storte vai con la scintilla.

Ecco, è sulle scintille tra chi si vuole bene che ho messo la mia attenzione. Andare a spiegare arrabbiati perché vorresti più attenzione, delicatezza, rispetto (che poi discuti, discuti, sempre di quello si tratta), è mancare di attenzione, delicatezza e rispetto al nostro interlocutore e -soprattutto- a noi stessi.
Basterebbe far capire con un sorriso che un certo dato comportamento non ti va di tollerarlo oltre e se l'intenditore è buono, si depongano pure le parole.

Le parole arrabbiate inquinano, diventano altro, rimangono attaccate come cicatrici.
Sono brutte, antiestetiche, pesanti. E poi son sempre urlate.

No, non ne vale la pena anche se poi, quando sei lì, il sangue è sangue e l'ira ti rende cieco.

Personalmente ho deciso di diventare un po' più zen, o almeno di provarci.
L'ultima arrabbiatura mi ha tolto troppo sonno. Non va bene.
E allora si cambia...

Tra le tecniche consigliate: contare fino a cento, immaginarsi in un bel luogo a fare belle cose, distrarsi ed estraniarsi dalla contesa o, se siete fortunati, trasportare il corpo a corpo verbale in un piacevole corpo a corpo fisico.
Il tutto, senza dubbio, a vantaggio dell'energia e dal benessere psico/fisico.
E dopo questo, capirsi, sarà senza dubbio più facile.

E' la scoperta dell'acqua calda? Boh, a me pensarci su ogni tanto serve.

Nessun commento:

Posta un commento