E' che quando la tua carne è diventata preghiera nella carne di un'altra persona, tu quella persona puoi anche odiarla per il male che ti fa, ma non riesci a permettere a nessuno di toccarti. Quell'unione è respiro sacro. Inviolabile.
E' la preghiera solida della carne.
E' la trascendenza eretica e materiale del corpo.
E' l'energia più pura che sublima ogni più basso istinto elevandolo a misticismo.
La testa può dirti altro, può portarti altrove, farti compiere gesta capaci di corrompere e inzozzare quella bellezza. Può anche manipolare, costringere il corpo. E complicare, rendere difficile la naturalezza, soffocare la gioia dell'esser vivi.
Ma la carne no.
La carne non mente.
Basterebbe ascoltare con umiltà questo nostro corpo e dargli retta per essere un po' più felici.
E davanti a una magia, provare a crederci, senza fuggire altrove.
Semplicemente crederci, come farebbe un bambino.
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