mercoledì 16 marzo 2011

***pioggia di una notte di marzo

Piove che sembra di sentire un'orchestra. Piove che fa compagnia. Piove tanto. E se chiudi gli occhi e ascolti, sogni di essere sotto una di quelle piccole cascate termali, o sotto una doccia. Anzi no. Sono sotto uno di quegli idranti che vedi d'estate sparare acqua nei campi. Dio che meraviglia! Ho sempre desiderato mettermi li' sotto e attendere il getto violento dell'acqua addosso. A dire il vero l'acqua che scorre sulle tegole di cotto mi ricorda anche rumore di certe risacche.
Avrei voglia di mare. Avrei voglia di acqua che lavi, porti via.
Acqua che spedisca altrove questo inverno infinito, questa rabbia repressa, questo continuo tentare di sopravvivere. Senza amore.
Perché non sarebbe affatto necessario che fosse sempre una catastrofe di dimensioni epocali a ricordarci che anche per le piccole esistenze di chi resta vivo, il terremoto e' una facile eventualità quotidiana, e che essere vivi e' più che respirare.
Abbraccio così questa pioggia di marzo e che sia benedetta e piena di vita e pulizia e energia.

Pioggia di questa notte di marzo, lava via -ti prego- ciò che opprime e toglie il sonno. Regala la voglia di vita che porti con te. Tra poco e' primavera. Regala un po' di primavera lavando aria, respiro, pelle e pensieri. E porta, ti supplico, cose nuove, belle, fertili.

http://www.youtube.com/watch?v=Y40M9GODkpQ&feature=youtube_gdata_player

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